Frammenti di un insegnamento sconosciuto

Per comprendere la Via della Consapevolezza bisogna operare un distinguo tra la “conoscenza” e la “consapevolezza”.
Se la prima é un’acquisizione intellettuale, spesso gratuita, che difficilmente migliora la nostra vita (perché rimane confinata nel mondo ideale), la seconda, invece, é un sapere incarnato che segna, nell’intimo, il nostro essere.
È proprio per questo motivo che la consapevolezza porta con sè un reale potere trasformativo, quello che ci permette di liberarci dalle maschere e dagli schematismi superflui per seguire l’anelito del nostro cuore e della nostra anima.
La Via comincia proprio dalla consapevolezza che la prigionia in cui viviamo, e di cui spesso ci lamentiamo, non é un destino già definito ma una semplice routine meccanica che va interrotta per essere ri-orientata verso una nuova vita, verso una nuova meta, quella che più desideriamo. E per questo vi é la necessità di un impegno nuovo, che possa portare nuovi frutti.